venerdì 6 aprile 2007

Ventilazione domestica

Fabio scrive:

D: Se le e' possibile, vorrei un parere per la ventilazione domestica di un appartamento di circa 120mq abitato da 4 persone.
Sono particolarmente interessato alle problematica dell'inquinamento indoor.
Le possibilita' che ho esplorato sono:
- ricambio d'aria con recuperatore di calore (scartata):
necessita' canalizzazioni e quindi di difficile implementazione anche se e' la migliore in quanto garantisce anche un'umidita' costante.
- ricambio d'aria a circolazione naturale (scartata)
ho qualche dubbio in quanto vorrei inserire dei filtri sull'aria entrante
- ricambio d'aria a circolazione forzata (soluzione preferita)
un aspiratore al centro dell'appartamento e prese d'aria nelle singole stanze escludendo i bagni
le prese avrebbero dei filtri a carbone (ho case vicino con camini e l'inverno non e' possibile aprire le finestre) e antipolline per le allegie (mia e di mia figlia) ma non so su cosa orientarmi e so che cosi' avrei perdite di calore e problemi sull'umidita' (anche se l'impianto a pavimento che ho dovrebbe contribuire a non rendere secca l'aria) ma oggi apro le finestre per cui ...
- purificazione dell'aria (in integrazione al ricambio)
con filtri di vario tipo piu' ionizzatore ( e qui si aprono le varie e disparate proposte delle varie ditte ), ho visto quelli Xxxxx con generazione di ioni negativi e positivi, altri che interrompono la ionizzazione (solo negativa) in caso di rilevazione di inquinanti e la riprendono dopo la depurazione.

Le possibilita' sono diverse ed ognuna ha molteplici aspetti di cui tener conto per cui un po' mi perdo.
Per questo motivo vorrei una sua indicazione per poter fare la scelta migliore.
In particolare, ad esempio, non ho trovato prese d'aria con filtri (carbone + antipolline) per uso residenziale di facile installazione (ad esempio pensavo di integrarli nel cassettone delle tapparelle se possibile) o comunque con il minino lavoro di muratura possibile.
Stesso discorso per la vasta gamma di prodotti per la purificazione.

Infine pensavo a sensori ed attuatori sulle prese d'aria e sull'aspiratore per regolare il flusso. A parte la scelta dei sensori (ho trovato interessante il documento sui sensori e provero' a cercarli sul sito Xxxxxxx) non ho problemi di implementazione in quanto posso programmare microprocessori o plc allo scopo.

R: Esistono molte soluzioni per migliorare la qualità dell’aria nelle proprie abitazioni, attraverso una corretta ventilazione o altri tipi di intervento, ma non è facile suggerire quale potrebbe essere la soluzione migliore nel singolo caso. Tuttavia, vi sono delle regole generali, la cui corretta applicazione può portare a dei grossi miglioramenti, senza la necessità di spendere grandi cifre o di affrontare complicati lavori di ristrutturazione.

La prima regola, è che la misura più efficace in assoluto per diminuire gli inquinanti nell’aria è il controllo delle fonti: cioè, non ha senso cercare di abbattere gli inquinanti se prima non si è fatto nulla per diminuirne la produzione. Nelle case si utilizzano centinaia di prodotti chimici completamente inutili, soprattutto per la pulizia. Sono loro i primi responsabili delle sensibilizzazioni allergiche, soprattutto nei bambini. Quindi, si devono utilizzare solo i prodotti indispensabili, di formulazione più semplice possibile (niente additivi, come coloranti, profumi, ammorbidenti, disinfettanti ecc.). Allergici si diventa, tanto più precocemente quanto più si è esposti a sostanze chimiche artificiali di ogni tipo. Naturalmente in casa non si deve fumare, non si devono usare abitualmente candele, incensi e simili (qualsiasi combustione imperfetta produce quantità incredibili di inquinanti), deodoranti, solventi e vernici (se non ad acqua). Queste sono le fonti realmente pericolose e quantitativamente molto importanti, che possiamo semplicemente decidere di eliminare, non usando più questi prodotti.

La seconda regola riguarda gli aspetti di ventilazione: gli inquinanti seguono il percorso dell’aria, e il movimento dell’aria è determinato dalle differenze di pressione. Per tenere fuori gli inquinanti esterni, l’abitazione deve essere complessivamente mantenuta in leggera sovrapressione, mentre, per fare uscire gli inquinanti interni, bisogna tenere in depressione i locali più inquinati, in modo da espellere gli inquinanti verso l’esterno.
Dal punto di vista pratico, segnalerei a lei e agli altri lettori interessati, un noto costruttore francese di componenti per ventilazione, che distribuisce sul mercato italiano una gamma di prodotti specializzati per la ventilazione domestica (vedi questa interessante guida tecnico/commerciale).

3 commenti:

Kamala ha detto...

Buonasera, sono molto interessata alla questione, ma il link indicato non funziona... sto cercando metodi efficaci per tenere il più possibile pulita l'aria di casa, sopratutto a vantaggio dei miei bambini. Quali sono le soluzioni migliori? Molte grazie!

Kamala ha detto...

Buongiorno, anche a me interessa il link indicato, ma non funziona. Sto cercando informazioni sui metodi migliori per migliorare la qualità dell'aria in casa liberandola il più possibile dagli inquinanti esterni
Molte grazie

Cristiano Vergani ha detto...

Questo è il link aggiornato alla guida Aldes http://www.aldes.it/sites/aldes.it/files/VC_566_LOW110612.pdf